Polizia Locale : Un contratto inadeguato diventa un contratto pericoloso per la salute e la sicurezza del Lavoratore e della Lavoratrice

La Polizia Locale per le funzioni svolte non può essere confinata in una dimensione “ausiliaria” ad altre forze di Polizia con cui quotidianamente intercetta le funzioni e i compiti; il primo presi-dio, a garanzia della sicurezza del cittadino, rimane quello di prossimità; il perimetro locale non deve essere, quindi, funzionale alla marginalizzazione della Polizia Locale ma interpretato come primo fronte per il mantenimento dell’unitarietà delle funzioni Statali.
Purtroppo questo oggi non avviene e diventa sempre più urgente l’esigenza di una riforma che metta fine a incancrenite discriminazioni dovute ad un quadro normativo che ha sempre (ostinatamente) penalizzato gli agenti di P.L. in termini di tutele e valorizzazione delle funzioni svolte.
Gli Uomini e le Donne appartenenti al Comparto della Polizia Lo-cale reclamano un’esigenza di giustizia e di equità rispetto alle funzioni che oggi giorno ricadono su tutto il personale.
Persiste una contraddizione di base che si realizza nel riferimento contrattuale legato all’ente locale come “datore di lavoro” e non alla tipologia di lavoro svolto.
Infatti, molti degli istituti contrattuali del “Contratto enti locali”, applicato alla Polizia Locale, si rilevano troppo spesso inappropriati.
Questo “disagio strutturale” si accentua con la legge 65/86 che nel tempo ha manifestato forti carenze, sfociate in diversi contenziosi che hanno coinvolto vari gradi di giudizio, civile, amministrativo e anche penale, con un comune denominatore in me-rito all’interpretazione della legge 65/86 in materia di funzioni della Polizia Locale e della legittimità degli interventi ad essa attribuiti (sequestro preventivo, all’arresto in flagranza, nonché al fermo dell’indiziato di delitto, alla perquisizione personale e all’uso delle armi).
Rimane palese che tutto ciò è dovuto in gran parte all’effetto di alcuni istituti e principi che restavano, e restano ancora oggi nonostante l’intervento di norme successive, imprecisi generando per molti versi una pericolosa genericità.




APPROFONDIMENTI: Le violenze e le molestie sui lavoratori a contatto con il pubblico

E’ possibile scaricare lo speciale “APPROFONDIMENTI” in pdf




Polizia Locale Roma Capitale : subito un piano di assunzioni

«Occorre subito un piano di assunzioni di emergenza considerato il quadro di grave sottorganico di oltre 3mila unità – commenta Sergio Fabrizi, coordinatore nazionale Ugl Polizia locale -. Siamo 5.600 agenti ma la legge regionale ne prevede 9mila per la Capitale, mentre il sindaco Gualtieri indica al tavolo istituzionale un’organico da 8.350  rifacendosi a un’accordo sindacale con la giunta Veltroni. Oltre alla scarsa presenza nei servizi di prossimità in strada, è indicativa oggi anche la sospensione della tradizionale campagna di educazione stradale nelle scuole proprio in un momento storico di massimo allarme». Secondo Ivano Ardovini, rsu di Roma Capitale, servirebbe a inizio 2023 l’assunzione immediata «di 400 persone ricorrendo alla facoltà della manifestazione di pubblico interesse attingendo alle graduatorie aperte in tutta Italia dei concorsi pubblici della polizia locale in attesa del nuovo bando». E sul fronte della copertura finanziaria sottolineata proprio dal sindaco, Fabrizi ricorda «che in bilancio devono esserci gli emolumenti dei circa 300 mancati assunti del concorso Raggi e quelli per il turnover dei circa 700 pensionati tra il 2021 ed il 2023».

*Dal Corriere della Sera Ediz. Romana del 16/12/22:




Roma, scappano dopo una rapina e centrano in pieno l’auto dei vigili che piantona il campo rom:

DUE AGENTI FERITI CON 7 GIORNI DI PROGNOSI CIASCUNO

La scorsa notte una pattuglia della Polizia Locale del VI Gruppo Torri di Roma, comandato dal dirigente Renato Marra, impegnata nel piantonamento del campo nomadi di via di Salone, è stata centrata in pieno, da un’auto in fuga inseguita da una volante della P.S.

Gli investitori, responsabili di una rapina a danno di una farmacia, sono riusciti a dileguarsi a piedi dopo l’urto, mentre gli agenti a bordo del veicolo di servizio andato distrutto, un uomo e una donna, sono stati trasportati in ospedale e refertati con 7 giorni di prognosi ciascuno.

LE PAROLE DI SERGIO FABRIZI ED IVANO ARDOVINI DEL COORDINAMENTO UGL-PL

“È stata una tragedia sfiorata, l’ennesima in questo assurdo servizio di “portineria” ai campi nomadi” – accusano dal Coordinamento UGL-PL . “Esprimiamo la solidarietà e gli auguri di pronta guarigione ai colleghi infortunati – dichiarano Sergio Fabrizi ed Ivano Ardovini del Coordinamento UGL-PL – e chiediamo l’immediata revisione del servizio presso i campi nomadi, perché non è più ammissibile farlo nelle attuali condizioni dettate dal Comandante Angeloni come mere statuine all’ingresso dei campi oggetti, nel recente passato, anche di bersaglio di sassaiole da parte degli stessi ospiti dell’insediamento. Diventa un rischio gratuito ed un dispendio inutile di forze e soldi che potrebbero, invece, essere destinati ad un migliore servizio di prevenzione sul territorio”. 

“Denunciamo anche il perdurare dell’anomala posizione lavorativa della Polizia Locale per cui, nella fattispecie dell’investimento, non viene riconosciuta la causa di servizio, né le altre tutele assistenziali e previdenziali garantite alle Forze di Polizia. Situazione grottesca che chiediamo al neo governo di mettere in agenda, per riconoscere anche la Polizia Locale nel più ampio comparto sicurezza – rivendica Sergio Fabrizi Coordinatore Nazionale UGL-PL.

Roma, scappano dopo una rapina e centrano in pieno l’auto dei vigili che piantona il campo rom: due agenti feriti (radioromacapitale.it)




Roma: pietre contro la polizia locale a campo nomadi Salone

Ugl “serve chiarezza ruoli”. Corrotti (Lega), intollerabile quanto accaduto. Nanni (CC), solidarietà a vigili aggrediti

Nella serata di ieri, contro una pattuglia della polizia locale in servizio di piantonamento presso il campo nomadi di via di Salone a Roma, è stata lanciata una pesante pietra “che, forse proprio per il peso, non è arrivata per poco a bersaglio dei colleghi. Ricordiamo che da diversi anni la sola polizia locale è chiamata al presidio fisso dei campi nomadi per il controllo dell’accesso negli stessi consentito solo agli autorizzati”. A darne notizia Sergio Fabrizi del coordinamento nazionale della Ugl-polizia locale.

“C’è bisogno ora che venga fatta chiarezza sull’accaduto – reclama Fabrizi – per capire se si tratti di una intimidazione per l’insofferenza del campo verso il mantenimento di queste politiche di gestione nei loro confronti, come anche apparso pochi giorni fa sul sito di Roma Capitale, oppure di una grave goliardata a danno dei colleghi in servizio. Ma occorre più che mai chiarire la posizione del ruolo della polizia locale, considerato che anche dai vertici del comando si afferma che la polizia locale ha compiti diversi dalle forze dell’ordine e, sicuramente, questo servizio non ha a che fare con mansioni di viabilità o di Polizia amministrativa, ma poi continuiamo a restare in prima linea su tanti fronti dell’ordine pubblico come questo o negli sgomberi alloggiativi o nella movida notturna”.

“Ci rivolgiamo quindi alé almeno in ambito locale venga definito il nostro ruolo, in attesa della sospirata riforma della legge-quadro da parte del Governo, ricordando che tra le tante funzioni assegnate per legge alla Polizia Locale, quella di agenti di Ps resta una facoltà di richiesta del sindaco al Prefetto”, concludono dal sindacato.

“E’ intollerabile quanto accaduto al campo nomadi di via di Salone a Roma, dove gli agenti in servizio presso l’ingresso della baraccopoli sono stati vittime di lanci di pietre di grosse dimensioni”. Così in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio. “Tutta la mia solidarietà agli agenti colpiti e a tutto il Corpo di polizia locale, da anni scudo umano di scelte scellerate di una certa parte politica che ha permesso lo sviluppo di zone franche nella Capitale”.

“L’ennesima aggressione ai danni dei vigili urbani che presidiano il campo nomadi di via di Salone e’ inaccettabile e non va sottovalutato. Auspicando che venga fatta chiarezza sull’accaduto e che gli autori dell’aggressione siano identificati e messi in condizione di non nuocere, esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza agli agenti fatti oggetto di violenza ingiustificata”. Lo dichiara, in una nota, il consigliere della lista “Calenda” Dario Nanni. “Da giorni chiedo con forza l’adeguamento delle dotazioni di strumenti idonei da assegnare Corpo di Polizia Locale, che in egual misura alle altre Forze dell’Ordine, si trova a fronteggiare l’illegalità e la criminalità così come dimostra l’episodio odierno – aggiunge Nanni -. Gli agenti della Polizia Municipale sono impegnati e tutelare l’ordine pubblico nella nostra città e in quanto tale vanno tutelati anche con l’introduzione di nuovi strumenti che possono essere un deterrente per episodi come quello di via di Salone. La Polizia Locale di Roma Capitale, come strumento di contrasto all’illegalità, va potenziata in uomini e mezzi e al più presto deve avere in dotazione il Taser. La sicurezza dei cittadini romani, – conclude Nanni – è un obiettivo primario che l’Amministrazione Capitolina, al di là di ogni appartenenza deve perseguita senza indugi”.

Roma: pietre contro la polizia locale a campo nomadi Salone – Radio Colonna