Quasi 14 milioni di over-65, la metà dei quali ultrasettantacinquenne, posizionano l’Italia tra i Paesi più vecchi al mondo. L’aumento dell’aspettativa di vita, una conquista della modernità, si accompagna però a un maggior numero di anni che le persone rischiano di vivere in condizione di parziale o totale mancanza di autonomia funzionale e/o cognitiva.
Con riferimento alla sfida demografica è quindi necessario, oltre che urgente, investire su nuove politiche per l’invecchiamento e la longevità tenendo conto dei bisogni – diversificati in relazione alle diverse fasi della vita oltre i 65/70 anni – e delle potenzialità associate al progresso della medicina e dello stato di salute della popolazione. Tra i bisogni ci sono anche quelli legati all’abitare (oggetto del Convegno promosso dalla Fondazione Filippo Turati e dal Comune di Pistoia) e la crescente attenzione verso le conseguenze della transizione climatica sul welfare considerando al contempo rischi e potenzialità della transizione digitale.
Per un nuovo Welfare il Rapporto di Fondazione Turati sulle nuove soluzioni e proposte per supportare le persone “nell’invecchiare bene”, scritto dal gruppo di ricerca di Percorsi di secondo welfare.
Sorgente: Abitare e anziani (fragili): evidenze e spunti per coprogettare nuove forme di housing